Come ogni anno, Thierry e i suoi otto amici salpano per il mare aperto. A gennaio 2024, hanno puntato verso le Bahamas per una crociera di 10 giorni con partenza da Nassau. A bordo di un Lagoon 50, un catamarano spazioso, hanno esplorato le Exumas, tra ancoraggi selvaggi, snorkeling e momenti fuori dal tempo. Un’avventura che li ha evidentemente segnati, tanto che Thierry mi ha confidato durante la nostra chiacchierata: “Il mio ricordo migliore? La sessione di snorkeling a Norman's Cay. È abbastanza divertente avere un aereo sul fondo del mare, ci siamo davvero divertiti!”
Una crociera alle Bahamas su Lagoon 50, un catamarano d’eccezione
Navigare alle Bahamas richiede una certa attenzione. Come sottolinea lo skipper: “La caratteristica delle Bahamas è che ci sono pochissime segnalazioni, quindi bisogna fare attenzione quando si naviga in questo labirinto di isole”. Anche se i fondali sono principalmente costituiti da sabbia e coralli, la prudenza resta fondamentale durante il vostro noleggio catamarano alle Bahamas! Per orientarsi ed evitare spiacevoli sorprese, consiglia l’app Navily che usa regolarmente e di cui è soddisfatto, oltre alla classica cartografia nautica.
A bordo di un Lagoon 50, ha apprezzato il comfort e lo spazio: “La barca era fantastica, il 50 piedi era molto bello e confortevole”. Il ritmo di navigazione si è naturalmente stabilito su due ore al mattino e due ore al pomeriggio, un programma che ha soddisfatto tutto l’equipaggio.
Le condizioni di navigazione sono state generalmente buone, con poco vento durante la crociera. Solo in due occasioni si sono issate le vele: il tragitto di andata tra Nassau e Allen Cay, effettuato alternando vela e motore, e soprattutto il ritorno a Nassau, con 25 nodi di vento, navigato esclusivamente a vela. Il resto del tempo la navigazione è stata a motore, poiché lo skipper spiega che “non ritiene ragionevole navigare a vela data la scarsa segnalazione”.

Infine, sottolinea la serietà di Dream Yacht Charter: “Sono venuti a darci assistenza da Nassau fino a Staniel Cay per aiutarci, sono molto professionali, sappiamo che se c’è un problema, arrivano!”, un’informazione utile da sapere!
L’itinerario di 10 giorni in catamarano di Thierry con partenza da Nassau
Imbarco a Nassau
Giorno 1: Nassau → Allen’s Cay (29 miglia nautiche, 6 ore e 30 minuti)
Giorno 2: Allen’s Cay → Norman’s Cay (10 miglia nautiche, 1 ora e 55 minuti)
Giorno 3: Norman’s Cay → Shroud Cay (5 miglia nautiche, 55 minuti)
Giorno 4: Shroud Cay → Hawksbill Cay (4 miglia nautiche, 45 minuti)
Giorno 5: Hawksbill Cay → O’Briens Cay (15 miglia nautiche, 2 ore e 55 minuti)
Giorno 6: O’Briens Cay → Compass Cay (3 miglia nautiche, 41 minuti)
Giorno 7: Compass Cay → Staniel Cay (7 miglia nautiche, 1 ora e 30 minuti)
Giorno 8: Staniel Cay
Giorno 9: Staniel Cay → Black Point (6 miglia nautiche, 1 ora e 20 minuti)
Giorno 10: Black Point → Nassau (79 miglia nautiche, tra 8 e 10 ore)
Sbarco a Nassau

"Ho scelto questo itinerario perché è il più semplice con partenza da Nassau, e dato che l’avevo già fatto in precedenza, sapevo che sarebbe piaciuto ai miei amici", spiega Thierry. Se vi stavate chiedendo dove andare alle Bahamas in catamarano, questo percorso rappresenta un eccellente compromesso tra facilità di navigazione e bellezza dei paesaggi.
Giorno 1: Allen’s Cay
Dopo una prima navigazione di circa 6 ore e 30 minuti da Nassau, Thierry e il suo equipaggio gettano l’ancora a South Allan’s Cay, un ancoraggio che conosce già e che ha scelto per il suo fascino e tranquillità. Sul posto, scoprono una spiaggia popolata da iguane, uno spettacolo insolito che diverte tutti. L’ancoraggio, piccolo e poco frequentato, ospita solo due barche quella sera, offrendo una prima notte pacifica e immersiva, molto apprezzata da Thierry che mi spiega: “non c’è quasi nessuno, è deserto e molto piacevole.” A poche miglia a nord, Allan’s Cay East attrae più persone, ma proprio questo Thierry voleva evitare: “ci sono così tanti spazi in queste isole che ognuno trova il proprio posto per stare tranquillo.” Una prima tappa perfetta per ambientare questa crociera nel cuore delle Exumas.

Giorno 2: Norman’s Cay
Dopo un ancoraggio per pranzo a Highborne Cay, l’equipaggio punta verso Norman’s Cay per passare la notte. E se vi state chiedendo cosa fare alle Bahamas oltre alle spiagge da sogno? Questa tappa vi interesserà perché l’isola è soprattutto famosa per ospitare un relitto di aereo mitico, residuo di un ex trafficante di droga. Thierry e i suoi amici ne approfittano per una sessione di snorkeling sul sito, facilmente raggiungibile in tender: “è molto conosciuto ma noi eravamo soli quando siamo arrivati”. Il relitto, posato in acque poco profonde, è molto accessibile e rappresenta un vero e proprio acquario naturale: “ci sono tantissimi pesci, ovviamente, è stato magico”.
Giorno 3: Shroud Cay
Rotta a sud verso Shroud Cay, un’isola selvaggia attraversata da canali tortuosi. Thierry ancorò all’ingresso del fiume sud, poi l’equipaggio salì sul tender per un’esplorazione memorabile fino all’altro lato dell’isola. Scivolano tra le mangrovie e scoprono una serie di banchi di sabbia immersi in acque turchesi. “Bisogna andarci con la marea alta, altrimenti bisogna portare il tender”, precisa Thierry, che raccomanda di controllare bene gli orari delle maree per non restare bloccati. Sul posto incontrano alcune tartarughe e vivono un momento raro, soli al mondo in un ambiente paradisiaco. Quel giorno incontrano anche un altro equipaggio che stava facendo una crociere in catamarano alle Bahamas: “Abbiamo incontrato dei canadesi che ci hanno aiutato fornendoci benzina, erano molto gentili!”.

Giorno 4: Hawksbill Cay
La crociera prosegue verso Hawksbill Cay, un’isola disabitata che fa parte dell’Exuma Cays Land and Sea Park. Classificata come area protetta, offre paesaggi incontaminati e selvaggi, tra spiagge di sabbia fine, lagune turchesi e sentieri che si snodano tra una vegetazione fitta. Thierry sceglie di ancorare a sud dell’isola, una zona più riparata, perfetta per godersi la calma e la bellezza naturale del luogo.
Giorno 5: O’Briens Cay
Thierry e il suo equipaggio gettano l’ancora a O’Briens Cay, precisamente nel famoso ancoraggio dell’Aquarium, un sito rinomato per la ricchezza dei suoi fondali marini. Qui lo snorkeling è un vero incanto: “ci sono tantissimi pesci”, ricorda. Ma prima di godersi questo scenario subacqueo, la prudenza è d’obbligo: “ci sono molte passaggi e non sono segnalati, quindi bisogna procedere lentamente a motore”. Una volta ancorati, maschera e boccaglio permettono di esplorare un vero e proprio giardino acquatico. Il sito, preservato e accessibile, è uno dei migliori spot di snorkeling della zona.
Giorno 6: Compass Cay
Rotta verso Compass Cay, celebre per i suoi squali nutrice innocui con cui è possibile nuotare. L’accesso all’isola non è dei più semplici: “è complicato entrare, ma c’è un piccolo passaggio”, precisa Thierry. Sono possibili due ancoraggi: la piccola marina di Compass Cay, spesso al completo, oppure un secondo, più tranquillo, a sud della piccola isola al centro del passaggio. È lì che Thierry e il suo equipaggio hanno gettato l’ancora prima di raggiungere in tender i pontili dell’isola. Sul posto, gli squali, abituati alla presenza umana, nuotano tranquillamente in acque poco profonde: “si possono accarezzare, non sono per niente aggressivi”. Un’esperienza tanto impressionante quanto accessibile, che ha lasciato il segno nel gruppo.

Giorno 7: Staniel Cay
Il settimo giorno, l’equipaggio fa scalo a Staniel Cay, uno dei pochi villaggi dell’itinerario. Ancoraggio alla marina, rifornimento a terra e meritata pausa in un’atmosfera locale calorosa: “il villaggio è molto carino e ci sono bar e piccoli ristoranti molto accoglienti”. È anche qui che si trova l’unico punto di rifornimento del percorso, esclusa Nassau, un dettaglio importante da pianificare, perché “il resto delle isole ha solo case vacanza o sono isole deserte”. Il momento clou della giornata: la visita della famosa grotta di James Bond, dove è stato girato "Agente 007 - Thunderball". “Non è facile da trovare ma vale assolutamente la pena”. Situata di fronte ai pontili, la grotta è accessibile in tender, ma Thierry e i suoi amici ci sono andati a nuoto non senza difficoltà, come ha raccontato: “c’è corrente quindi bisogna fare molta attenzione”.
Giorno 8: Staniel Cay
Il giorno seguente, breve navigazione verso Pig Beach, a Big Major Cay, la famosa spiaggia dei maialini, con un ancoraggio protetto ma anche molto affollato. Anche se questa tappa è ormai diventata un must per i turisti, l’equipaggio ne conserva un ricordo più contrastato: “siamo rimasti un po’ delusi”. L’attrazione è originale, ma l’atmosfera è meno tranquilla rispetto agli ancoraggi precedenti. Quel giorno, Thierry evidenzia anche un punto importante per i navigatori: a Staniel Cay le correnti possono essere forti, “è l’unico posto dove abbiamo usato il motore al massimo per contrastare le forti correnti”. Fate attenzione!

Giorno 9: Black Point
L’equipaggio ha purtroppo dovuto abbreviare il viaggio di un giorno a causa delle condizioni meteo. Ho quindi fatto alcune ricerche per suggerirvi un ancoraggio d’eccezione per quest’ultima giornata prima del ritorno: l’ancoraggio di Black Point. Situato poco più a sud, offre una splendida tappa prima di iniziare la risalita verso Nassau. L’atmosfera è autentica, il villaggio piacevole da scoprire, ed è un ottimo punto finale per concludere la crociera negli Exumas in bellezza.
Giorno 10: Ritorno a Nassau
È già la fine dell’avventura per Thierry e i suoi amici, è ora di fare rotta verso Nassau. Hanno levato l’ancora presto la mattina per godersi appieno l’ultima giornata sul posto prima del rientro.
I momenti salienti della crociera
I nostri amici animali
Durante il loro ancoraggio ad Allan Cay, Thierry mi ha raccontato della loro sorprendente convivenza con dei curiosi vicini: gli iguana. Per incontrarli, l’equipaggio è salito sui paddle e ha remato fino alla spiaggia, dove ha condiviso un momento tanto divertente quanto unico in mezzo a queste creature poco timorose. “È un ricordo molto bello, vedere gli iguana sulla spiaggia e nuotare accanto a loro è stato divertente!”.
La grotta di Bond… James Bond
Tra i momenti forti della crociera, la visita alla grotta di James Bond a Staniel Cay è rimasta impressa nella memoria. “La grotta è fan-ta-sti-ca, ci sono riflessi viola e tantissimi pesci, è bellissima!”, mi racconta Thierry molto entusiasta. Un vero e proprio set cinematografico (letteralmente), esaltato da una luce spettacolare che filtra tra le pareti rocciose. Anche io ne sono rimasta conquistata!
Ringraziamenti
Ringrazio di cuore Thierry per aver condiviso la sua esperienza! E a tutto l’equipaggio, grazie per le foto che ci permettono di condividere qualche ricordo della vostra navigazione!
