Navigazione nelle Azzorre da São Miguel

"Alle Azzorre c'è pochissima gente, quindi siamo molto tranquilli e in mezzo alla natura. Ci ricorderemo sempre di aver nuotato con le razze mobula: è stato davvero impressionante. Si avvicinano e nuotano con te per circa dieci minuti. Lo scorso luglio, Henri ha optato per il noleggio di uno yacht alle Azzorre su un Bavaria Cruiser 46. Con la moglie, il figlio e una famiglia di amici, ha scelto di scoprire questo splendido arcipelago portoghese nel cuore dell'Atlantico.

1. Una crociera alle Azzorre a bordo di un Bavaria Cruiser 46
2. Una settimana di navigazione da São Miguel
3. I momenti salienti della navigazione e i ricordi

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Una crociera alle Azzorre a bordo di un Bavaria Cruiser 46

Con lo stesso equipaggio, Henri aveva navigato fino alle Canarie l'anno precedente. "Ci sono piaciute molto le Canarie, che sono più o meno lo stesso terreno di navigazione: volevamo tornare all'Atlantico, alle isole vulcaniche e a un po' di pace e tranquillità" Quando ha cercato la sua prossima destinazione di crociera, Henri ha trovato le Azzorre in una guida subacquea che metteva in evidenza la biodiversità marina. Appassionati di immersioni e di pesca, lui e i suoi amici hanno quindi noleggiato un monoscafo con a bordo l'amica Nelly, con la quale Henri era solito navigare.

Riguardo allo yacht, Henri dice: "Conoscevamo bene il Bavaria 46, poiché ne avevamo uno uguale alle Canarie. È una barca grande e comoda per 6 persone per una settimana. Inoltre, la società di charter ci ha prestato una pagaia" Tuttavia, Henri sottolinea che alle Azzorre il noleggio è costato loro 4300€, un prezzo molto più alto rispetto alle Canarie.

Una settimana di navigazione da São Miguel

Henri spiega il loro itinerario: "Le Azzorre sono enormi. Date le distanze, è difficile fare più di due isole in una settimana. Siamo atterrati in aereo a São Miguel e abbiamo soggiornato tra São Miguel e Santa Maria. Era già un grande programma.

Giorno 1 : Ponta Delgada → Vila Franca do Campo (12 miglia nautiche)

Il giorno dell'imbarco, nel tardo pomeriggio, l'equipaggio di Henri è salpato alla volta di Vila Franca do Campo, nonché dell'isola cratere appena fuori dalla costa. Lì, Henri e i suoi amici hanno fatto cliff-diving, immergendosi vicino alle scogliere e avvistando pesci pappagallo e cernie. Alla fine della giornata, l'equipaggio è tornato sulle coste di São Miguel ormeggiando la barca alla Praia da Pedreira a Vila Franca do Campo. Questo luogo popolare tra gli abitanti del posto è ideale per trascorrere la notte, in quanto protegge la barca dai venti del nord, dell'est e dell'ovest. Una piccola spiaggia sulla terraferma senza servizi aggiunge fascino al luogo. Henri e il suo equipaggio hanno dormito lì, cullati dai canti sorprendenti di uccelli che non erano ancora in grado di identificare in questa fase.

Giorno 2 : Vila Franca do Campo → Vila do Porto (54 miglia nautiche)

In questo secondo giorno, l'equipaggio ha levato l'ancora alle 5 del mattino per una lunga navigazione verso l'isola di Santa Maria, a 54 miglia nautiche da São Miguel. Purtroppo, con la batteria del verricello scarica, è stato difficile salpare l'ancora. Appena in mare, hanno già incontrato un branco di delfini, che saranno loro compagni per tutta la settimana. "È stato grazie a una nuvola di uccelli marini in lontananza che li abbiamo avvistati: erano diverse decine". Geoffrey, l'amico di Henri, ha provato a pescare, ma solo i gabbiani hanno abboccato.

Arrivati a Santa Maria, l'equipaggio ha atteso il proprio turno per ormeggiare la barca alla boa di Baixa de Ambrosio, di fronte a Vila do Porto. Sono stati accolti dalle razze mobula, simili alle mante ma più piccole: "Con la loro apertura alare di 2 metri che assomiglia alle pinne delle orche, le razze mobula hanno nuotato con noi, sfiorandoci per circa dieci minuti: erano 12, è stato incredibile! " Sulla strada verso ovest, il pescatore Geoffrey ha fatto un ritrovamento notevole: un tono di 5 chili che è finito in marinata come aperitivo e come bistecche per cena! Una sessione di paddle-surfing a Vila do Porto ha completato quella che per Henri è stata una giornata assolutamente perfetta.

Giorno 3: Vila do Porto → Praia Formosa (2,5 miglia nautiche)

Quella mattina, l'equipaggio è partito pieno di buona volontà per un'escursione di un giorno al Pico Alto, il punto più alto dell'isola Santa Maria. Sfortunatamente, mentre andavamo alla spiaggia con il gommone, questo si è ribaltato tra le onde, causando alcuni danni: il motore affogato si è rotto e l'equipaggio e l'attrezzatura da escursione sono finiti inzuppati. Il motore è rimasto inutilizzabile fino a sabato, non lasciandoci altra scelta se non quella di remare. A causa di questo incidente, l'equipaggio ha cambiato rotta e si è diretto verso un punto di immersione al largo di Fort de Prainha. Henri riassume la sessione: "È stata un'immersione superba, abbiamo trovato una bellissima razza mobula, un gruppo di 6 barracuda e pesci balestra a 6 metri di profondità" Poi si sono diretti verso il porto turistico di Vila do Porto, dove la società di charter aveva riservato loro un posto barca. La manovra è stata difficile, poiché i pontili sono molto stretti. Una volta a terra, Henri e il suo team hanno fatto un giro di Vila do Porto, poi sono partiti per una escursione lungo il sentiero della dogana, tra mucche e rane. La sera hanno trascorso la notte a Praia Formosa, un ancoraggio roccioso con una vista magnifica.

Giorno 4 : Praia Formosa → Baia di São Lourenço (10,5 miglia nautiche)

Alle Azzorre i posti di ormeggio sono molto organizzati. È necessaria un'autorizzazione per poter ancorare in un luogo, soprattutto se si tratta di un punto di immersione. Il quarto giorno, quando l'equipaggio si è recato al porticciolo per un controllo, il dipendente ha fatto notare che si trovavano in un sito di immersione senza autorizzazione. Ignari di ciò, chiesero il permesso ufficiale per recarsi al prossimo punto di immersione e partirono per Baia de Maia, verso est. Geoffrey ha catturato un pesce balestra prima di entrare nell'area. "Il paesaggio sul lato sud-est di Santa Maria è superbo: piccoli villaggi con case bianche, circondati da vigneti a gradoni con pendenze degne del Tour de France" Si diressero verso l'ancoraggio di São Lourenço, dove Geoffrey catturò un nuovo tonno, ancora più grande del precedente. Henri dice: "Questo è andato bene: non avendo finito di assaggiare il primo, lo abbiamo rilasciato" Il villaggio di São Lourenço è incastonato nel cuore di un mezzo cratere che si affaccia sull'oceano. Dopo la sessione quotidiana di pagaia, l'equipaggio ha trascorso la serata al mooring di São Lourenço, in questa magnifica baia.

Giorno 5 : Baia di São Lourenço → Ponta Delgada (54 miglia nautiche)

Questa mattina, l'equipaggio ha levato l'ancora alle 5 per fare ritorno a São Miguel, passando per le Isole Formigas. Le Isole Formigas sono una catena di isolotti vulcanici disabitati con un vecchio faro e barriere coralline. All'arrivo vicino alle isole, la vita sottomarina era molto abbondante: "Il grande blu è impressionante: banchi di pesci balestra, tonni, cernie, aragoste... I pesci sono curiosi e ci seguono" Tra le Isole Formigas e São Miguel, l'equipaggio si è tuffato proprio in mezzo a un banco di delfini. Alcuni globocefali si sono persino uniti alla nuotata, così tanti che è stato difficile contarli! Si sono fatti strada tra il gruppo di delfini. Henri dà un consiglio su come riconoscere una balena pilota: "Questa si muove lentamente, è lunga tra i 3 e i 5 metri e ha una pinna dorsale arrotondata nella parte posteriore e una grande testa rotonda". Sembra un cane galleggiante" La giornata in rassegna: hanno navigato con più di 10 banchi di delfini e balene pilota. L'equipaggio ha trascorso una serata conviviale e la notte nel porto di Ponta Delgada a São Miguel.

Giorno 6: Ponta Delgada, a terra (25 miglia nautiche)

Per il loro ultimo giorno alle Azzorre, l'equipaggio ha deciso di fare un escursione per ammirare l'incredibile flora di São Miguel. Hanno trascorso la notte cullati dal canto melodioso degli uccelli, che Nelly è riuscita a identificare come cenerini di Scopoli. Questi uccelli sono silenziosi in mare ma rumorosi a terra e il loro canto oscilla, secondo Henri, tra il verso di una rana e il pianto di un neonato! Alle 8.30 circa, sono partiti per un'escursione di 12 chilometri e 500 metri di dislivello per raggiungere un osservatorio di balene! Purtroppo le balene hanno mantenuto un profilo basso. Tornati a bordo all'ora di pranzo, Jolan, il figlio di Henri, ha preso il timone e si è diretto verso il mare per dare un'ultima occhiata ai banchi di pesci. Hanno trascorso un ultimo momento con i delfini prima di pulire la barca. Al porto di Ponta Delgada, Henri si è divertito a ritrovare la civiltà che aveva dimenticato per qualche giorno. "Per chiudere questa crociera, ci siamo goduti una cena calda al ristorante Momentos Cozinha d'Autor a Ponta Delgada, in questa graziosa città portuale dove la vita è bella. Poi abbiamo dormito un'ultima volta sul nostro yacht prima di restituirlo alla società di noleggio il sabato mattina!"

I momenti salienti della navigazione e i ricordi

Per riassumere la settimana, Henri e i suoi amici hanno visto più delfini che esseri umani: "All'ancora non abbiamo visto nessuno, in porto un po' di più... Le Azzorre non sono molto turistiche. Abbiamo visto una decina di gruppi di delfini. È davvero una navigazione nel cuore della natura, lontano dai circuiti turistici" Henri ha apprezzato molto questa solitudine durante la crociera.

I punti salienti della crociera secondo Henri: 

• Le sessioni di immersione: "Non abbiamo fatto immersioni, ci siamo limitati allo snorkeling. Abbiamo visto gli stessi pesci delle Canarie: pesci pappagallo, pesci balestra e boniti. E soprattutto abbiamo visto tantissimi delfini e razze mobula.

Per quanto riguarda la navigazione, l'equipaggio ha navigato in media 4 ore al giorno. Amavano partire la mattina presto e godersi gli spot nel pomeriggio. A volte sono rimasti all'ancora per quasi tutto il giorno. L'unico inconveniente era il vento debole: "C'è poco vento in generale, a differenza delle Canarie che sono esposte agli alisei. Abbiamo navigato molto a motore e usato poco la vela. Il vantaggio è che l'acqua era molto calma e molto piatta.

Per prepararvi alla vostra crociera alle Azzorre, ecco i consigli di Henri:

• Prevenire la mancanza di infrastrutture turistiche: "Le Azzorre non sono fatte per i turisti, questo è il gioco. È stato complicato noleggiare un'auto, per esempio. Non ci si può aspettare discoteche, bar o hotel di lusso. È una destinazione naturale. Ma i sentieri escursionistici sono ben segnalati e i porti sono ben attrezzati.

Henri conclude questo bellissimo viaggio: "Sono ormai diversi anni che navighiamo in crociera. Ogni volta pensiamo di aver fatto la migliore. Ma questa volta credo che sia stata davvero migliore di tutte le altre. Abbiamo visto più delfini in una settimana che in una vita di navigazione. Averli come compagni di crociera aggiunge davvero qualcosa. E per il mio amico pescatore è stata la migliore destinazione in cui siamo mai stati. In generale, nelle isole vulcaniche (Eolie, Azzorre, Canarie), il fatto di avere fondali molto profondi vicino alle coste rende la vita marina molto più ricca che altrove" Le Azzorre sono anche una destinazione privilegiata per la luna di miele, ideale per un cambio di scenario per gli innamorati!

Ringraziamenti

I miei più sentiti ringraziamenti a Henri per il suo prezioso feedback! A tutto l'equipaggio, grazie per le foto, che ci permettono di condividere alcuni ricordi della vostra navigazione!