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Le isole Flegree si trovano in Campania, nel golfo di Napoli e sono chiamate in questo modo per la loro appartenenza ai Campi Flegrei, un’area nota per l’attività vulcanica.
Questo arcipelago è costituito dalle isole di Ischia, Procida, Vivara e Nisida. Sono isole molto vicine le une alle altre e sono perfette quindi per essere visitate in un fine settimana noleggiando una barca a vela da Napoli o da aggiungere a un itinerario di più giorni.
In questo articolo vediamo quali sono le cose migliori da vedere in questo arcipelago e dove ormeggiare.
Sommario
Ischia
Ischia è la più grande e popolosa delle isole Flegree, non potete perdervi una visita al castello Aragonese. Situato su un isolotto di fronte al borgo di Celsa e collegato all’isola da un ponte in muratura. Dopo la visita a quest’ultimo potete andare a rilassarvi alla vicina spiaggia di Cartaromana.

Un altro posto molto caratteristico dell’isola e forse la sua vera perla è il borgo di Sant’Angelo. Con un porticciolo piccolo e le case inerpicate nella roccia di tufo conserva il suo spirito tipico di borgo mediterraneo ma è una meta anche per il turismo di lusso, potrebbe capitarvi infatti di trovare alcuni yacht ormeggiati nelle sue acque. Nel porto non ci sono molti posti per le barche ma potete anche ormeggiare nella baia adiacente che è sabbiosa e protetta a Nord-ovest. Da qui potete anche accedere a una spiaggia termale, per le quali l’isola di Ischia è molto famosa, infatti è molto comune visitare anche il parco termale di Poseidon, che potete raggiungere continuando a costeggiare l’isola in senso orario e superando il faro di Punta Imperatore.
Un’ultima cosa che vi consiglio, se decidete di noleggiare un catamarano da Napoli per visitare quest’area in tutta comoditá e relax, è di ammirare il tramonto dal porticciolo di Forio, davvero magnifico!

Procida
Noleggiando una barca a Napoli la prima isola tra le isole Flegree che incontrerete e in cui potete fermarvi è proprio Procida, che dista solamente 20 miglia dalla costa.
La parte più conosciuta dall’isola è sicuramente il borgo di Corricella, posto che conserva il fascino del tipico villaggio di pescatori, dato che è inaccessibile per le auto e i ciclomotori, con le sue casette dai colori pastello e l’acqua limpidissima. Potete ormeggiare sia alle boe che al molo.

Merita molto anche la spiaggia di Ciraccio, con le sabbie vulcaniche di colore nero e circondata da rocce e faraglioni. Per arrivarci potete per esempio ormeggiare al porto di Chiaiolella perché la spiaggia non sempre è direttamente accessibile con la barca dato che fa parte di una zona protetta.
Se passate una notte su quest’isola dovete anche cenare in uno degli ottimi ristoranti di pesce, vi consiglio di provare gli spaghetti con i ricci e per dessert le lingue di Procida, il dolce tipico.

Vivara
Le ultime due isole Flegree di cui parliamo sono molto più piccole rispetto alle precedenti e un po’ particolari.
Vivara è Riserva Naturale dello Stato dal 2002 per via della sua fauna tipica, con più di 200 specie di uccelli rari. L’isola possiede una vegetazione rigogliosa, ancora piuttosto selvaggia ed è anche ricca di reperti archeologici risalenti persino all’epoca micenea e pre-micenea.
Al giorno d’oggi è collegata alla vicina isola di Procida da un ponte, situato vicino alla marina di Chiaiolella, sul quale si può passare solamente camminando e che sembra quasi sospeso sull’acqua. Essendo una Riserva Naturale non è possibile abitarci o accederci liberamente, questo ponte infatti costituisce l’unica via possibile ma è possibile effettuare visite nei week end (dal venerdì alla domenica) in determinati orari e con una guida specializzata.
Noleggiando una barca a Napoli quindi potrete facilmente arrivare a Procida e una volta qui dedicare un paio d’ore alla visita di questa particolare isola. Se decidete di farlo oltre alla natura e agli animali potrete vedere una casa voluta dal duca De Guevara nel 1681, che è anche l’unico edificio presente sull’isola, salendo sulla cui terrazza si può avere una magnifica vista sull’isola di Ischia e la costa campana. Un altro belvedere si trova nel punto più a sud dell’isola, detto anche Tavola del Re, da qui oltre alle isole dell’arcipelago, si può anche vedere il Vesuvio.

Nisida
Nisida, anch’essa un isola di origine vulcanica, risale a più di 8000 anni fa. Ha una forma circolare dalla quale manca una porzione nella parte sud-ovest che costituisce la caldera del vulcano. É conosciuta anche perché lo spazio di mare che c’è tra quest’isola e Capri era la parte in cui vivevano le sirene secondo l’Odissea.
Ora l’isola non è accessibile al pubblico perché è la sede dell’istituto penale minorile di Napoli, presente nel castello di Nisida, e del comando logistico della marina militare. Si può però ormeggiare nel porticciolo turistico, in grado di offrire una completa assistenza nautica, situato nella parte Nord-Est dell’isola.

Un altro porto di partenza importante nella costa campana è quello di Salerno, anche noleggiando una barca da Salerno e risalendo verso nord è possibile visitare il particolare arcipelago delle isole Flegree.