Sette amici, una barca a vela e le isole Eolie come terreno di gioco: ecco gli ingredienti di una settimana di navigazione al largo della Sicilia. Partiti da Portorosa, i membri dell’equipaggio si sono uniti attorno a un progetto comune: navigare da un’isola all’altra, prendere il largo, ritrovarsi. Tra paesaggi vulcanici, serate vivaci e ancoraggi incontaminati, questa crociera ha regalato a ciascuno una parentesi fuori dal tempo. Segui l’itinerario raccontato da Franklin e immergiti nell’universo della crociera.
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Sommario
- 1. Una settimana a bordo di un Dufour 430 GL
- 2. Itinerario di 7 giorni con partenza da Portorosa
- 3. Momenti migliori
- Il vulcano Stromboli in eruzione al tramonto
- Lo snorkeling tra le bolle di zolfo
- I Pranzi in riva al mare, compreso il mitico pranzo a Vulcano
- La roccia isolata di Filicudi, mistica e imponente
- 4. Ringraziamenti
Una settimana a bordo di un Dufour 430 GL
La barca che ha ospitato questo equipaggio in Sicilia è un Dufour 430 GL del 2019, spazioso e facile da manovrare. Noleggiata da Gais, si è rivelata perfetta per una crociera tra amici: offriva 4 cabine confortevoli e una buona vivibilità a bordo. "Per sette persone è l’ideale. In dieci, onestamente, non lo consigliamo: sarebbe troppo stretto."
Se state pensando di noleggiare una barca a vela alle isole Eolie, questo modello merita attenzione. Al timone si sono alternati Alix e Franklin per tutta la settimana: mentre uno manteneva la rotta, l’altro si godeva il relax, e viceversa. Questa organizzazione ha permesso a tutti di trovare il proprio ritmo, tra relax all’ancora, snorkeling e manovre alla partenza.

I primi arrivano in Sicilia da Parigi, i successivi da Lione, gli ultimi da Barcellona. "Da Lione abbiamo trovato voli a meno di 100€, è davvero una cosa da tenere a mente per chi vuole partire senza spendere troppo." Un’auto a noleggio li aspetta all’aeroporto di Palermo e il tragitto fino a Portorosa dura circa 2 ore e mezza.
La marina di Portorosa è enorme, comoda e ben attrezzata: supermercati, ristoranti, parcheggi, c’è tutto. "È davvero una base dove puoi fare tutto prima di partire, anche farti consegnare la spesa direttamente in barca. Ma noi avevamo l’auto, quindi Lidl e via!"
È anche possibile noleggiare una barca a Palermo, un’opzione più semplice per chi atterra lì.
A mezzanotte trovano il Dufour 430 GL pronto ad accoglierli. "Gais aveva lasciato la barca aperta, comodissimo. Anche a quell’ora ci siamo sistemati senza problemi, davvero molto apprezzato."
Consiglio importante per l’auto a noleggio: serve una carta di debito, non di credito. "Altrimenti paghi tutte le assicurazioni e diventa un salasso."

Itinerario di 7 giorni con partenza da Portorosa
Imbarco a Portorosa
Giorno 1: Portorosa → Vulcano (Grotta del Cavallo)
Giorno 2: Vulcano → Lipari (Havana Beach) → Panarea (Cala Junco) → Spiaggia Zimmari
Giorno 3: Spiaggia Zimmari → Lisca Bianca → Stromboli
Giorno 4: Stromboli → Salina (Rinella)
Giorno 5: Salina (Rinella) → Spiaggia di Pollara → Filicudi → Vulcano
Giorno 6: Vulcano → Portorosa
Sbarco a Portorosa

Giorno 1: Portorosa → Vulcano (Grotta del Cavallo)
Check-in mattutino alle 9 con la società di noleggio, ispezione rapida della barca, briefing meteo: tutto è pronto per salpare. Nel primo pomeriggio lasciano Portorosa diretti verso la loro prima tappa nelle isole Eolie: Vulcano, un’isola dall’aspetto selvaggio, vulcanico, quasi lunare.
Il vento è leggero, il mare calmo, una navigazione ideale per prendere confidenza con la barca a vela. A fine giornata raggiungono la Grotta del Cavallo, sulla costa occidentale dell’isola. "La zona è piacevole, molto naturale. Siamo arrivati un po’ tardi, eravamo soli all’ancora. Ma c'era molto movimento!"

Giorno 2: Vulcano → Lipari (Havana Beach) → Panarea (Cala Junco) → Spiaggia Zimmari
Dopo un risveglio lento, la barca fa rotta verso Lipari. Il gruppo decide di costeggiare l’isola e fermarsi a Havana Beach per il pranzo. Ex cava trasformata in una caletta paradisiaca, il luogo offre acqua turchese e fondale sabbioso. "Per un picnic in barca era perfetto. E con vento da ovest, ci si può anche dormire."
Ma nel pomeriggio arriva un vento generoso: "Abbiamo issato le vele, ed è stato un momento magico. Mare calmo, vento al traverso, abbiamo filato dritti fino a Panarea." Questa navigazione diventa uno dei momenti più belli del viaggio, con la sensazione di velocità e libertà al timone.
All’arrivo, sosta a Cala Junco, una piccola baia circondata da scogliere. Troppa onda per passarci la notte, così si spostano a Spiaggia Zimmari, più a nord, per un ancoraggio tranquillo.

Giorno 3: Spiaggia Zimmari → Lisca Bianca → Stromboli
All’alba, le cambuse sono quasi vuote di ciò che conta davvero: niente più prosecco. “Non avevamo più materiale per gli Spritz… in Italia è il dramma assoluto!” Sosta veloce a terra per rifornirsi di acqua e bollicine.
Poi rotta verso Lisca Bianca, tra due isole vulcaniche. Qui un’immersione spettacolare: “Ti tuffi e vedi le bolle uscire dalla sabbia, è il vulcano sotto le tue pinne. Totalmente irreale.” Una delle esperienze più memorabili della crociera.
A mezzogiorno, sosta sull’isola selvaggia di Basiluzzo, quindi rotta verso Stromboli, la tappa più attesa del viaggio.
Alle 17 iniziano un’escursione guidata di 5 ore fino alla cima del vulcano (la guida è obbligatoria oltre i 400 m, circa 30€/persona). Raggiungono il belvedere nel momento perfetto. “Lo Stromboli è esploso proprio al tramonto. Un’eruzione arancione su uno sfondo rosa. Siamo rimasti senza parole.”
Discesa veloce e poi via verso una pizzeria per una serata più che meritata. Dormono alla boa (140€/notte), senza prenotazione ma con fortuna. Meglio evitare martedì e mercoledì: “Tutti fanno lo stesso itinerario, quindi spesso è pieno. Noi siamo stati fortunati.”
La boa è dotata di un servizio navetta dalle 8 a mezzanotte e le barche sono sorvegliate: molto rassicurante dopo una giornata intensa.

Giorno 4: Stromboli → Salina (Rinella)
Al risveglio, caffè con i piedi nell’acqua. Una squadra locale prepara cappuccini e tiramisù. “Onestamente, con meno di 10€ a testa siamo stati trattati come dei re.” Poco dopo, le ragazze vanno a fare una passeggiata mentre i ragazzi chiacchierano con una canna da pesca e riescono miracolosamente a pescare una triglia. Felici, immortalano il momento!

Successivamente, circumnavigano un’imponente roccia al largo di Stromboli, simbolica e solitaria, poi fanno rotta verso Salina.
Ancoraggio a sud, vicino a Rinella. Una piattaforma sabbiosa a 14 metri di profondità permette un ancoraggio tranquillo. “A 8 metri ci sono delle rocce, da evitare. A 14 è perfetto, e soprattutto… nessuno intorno. Una vera goduria.”
La sera, la festa è al culmine a bordo. Atmosfera di cocktail, musica e stelle. “Quella è stata LA serata del viaggio.” Quella notte, sul ponte aleggia un senso di vacanza e felicità. L’amore tra amici, la bellezza selvaggia del paesaggio, il mare all'orizzonte: tutto si unisce. Quella serata racchiudeva qualcosa di essenziale. L’Italia non è un mito: ispira amore, non solo tra coppie, ma sa far nascere l’amore anche dove non te lo aspetti.

Giorno 5: Salina (Rinella) → Spiaggia di Pollara → Filicudi → Vulcano
Partono per una lunga navigazione di 10 ore, di cui 8 a vela, per raggiungere Vulcano. Il gruppo inizia issando le vele verso la Spiaggia di Pollara, sulla costa nord-ovest. Il paesaggio è minerale, selvaggio, silenzioso. Sott’acqua, un arco naturale affascina tutti. “Abbiamo nuotato sotto, uno dietro l’altro. Una vera avventura da esploratori.”
A mezzogiorno pranzano alla Trattoria Dai Maniàci, raggiungibile in barca. “Hanno un piccolo pontile. Siamo stati fortunati a trovarlo libero. Piatto, dessert, bottiglia di vino, vista pazzesca: 25€ a persona. Indimenticabile.”
Nel tardo pomeriggio fanno rotta verso Filicudi, un’isola remota e minerale. Circumnavigano un’enorme punta rocciosa che emerge dall’acqua. “Quella roccia sembra spuntata dal nulla. Siamo rimasti tutti in silenzio, era troppo bella.” Ancoraggio tranquillo in un silenzio quasi sacro. Infine arrivano a Vulcano. “È stata una giornata a parte. Solo vento, onde e noi.”
Giorno 6: Vulcano → Portorosa
La barca deve essere riconsegnata ufficialmente alle 8, ma tutto è già pronto. Il gruppo risale in auto e si dirige verso Cefalù per un’ultima colazione in riva al mare e un pranzo al sole. Nel pomeriggio, partenza per Palermo, città vibrante e colorata. “Abbiamo girato senza meta. È una città che ti prende per mano. Un bel finale.”

Momenti migliori
Il vulcano Stromboli in eruzione al tramonto
Salire per ore i pendii neri di Stromboli, poi fermarsi, in silenzio, di fronte all’orizzonte. Nel preciso istante in cui il sole scompare, il vulcano si risveglia: una colata incandescente squarcia il cielo rosa. Questo contrasto di fuoco e dolcezza, quella vibrazione nell’aria… nessuno parla, ma tutti la sentono. Un momento sospeso, indimenticabile, quasi irreale.
Lo snorkeling tra le bolle di zolfo
Tra due isolotti vulcanici, si sono immersi con maschera e boccaglio. Sotto la superficie, nuvole di bolle uscivano dal fondale, come se l’isola respirasse lentamente. Nuotare sopra un vulcano attivo, circondati dal silenzio, ha suscitato un meraviglioso stupore. Un’esperienza sensoriale al confine del sogno.

I Pranzi in riva al mare, compreso il mitico pranzo a Vulcano
Difficile battere quel pranzo di venerdì a mezzogiorno a Vulcano: un pontile, un tavolo con vista mare, un piatto di pesce, un tiramisù fatto in casa, una bottiglia di vino bianco ben fresco. Tutto a 25€ a testa, in un’atmosfera calda e semplice. La dolce vita in versione vela e sandali.
La roccia isolata di Filicudi, mistica e imponente
In un mare calmo come l’olio, emerge una forma: un picco roccioso solitario, eretto tra cielo e mare, come una sentinella dimenticata. Nessuna parola sulla barca. Il silenzio parla per tutti. Non è solo un paesaggio: è un colpo visivo, quasi spirituale.

Ringraziamenti
Desidero ringraziare Franklin per aver dedicato del tempo a raccontarmi il suo soggiorno e per aver condiviso con me le sue splendide foto, che ci permettono di rivivere alcuni dei momenti più belli di questa magnifica crociera.